Eventi nel mese di Aprile (Media )
Orvieto (Terni). Giornalismo: Premio Luigi Barzini a Monica Maggioni del Tg1
Monica Maggioni, inviata del Tg1, vincitrice del Premio Luigi Barzini all'inviato speciale, riceve il premio nel Palazzo del Popolo. Giunto alla 15esima edizione, il premio giornalistico, intitolato al grande inviato speciale del "Corriere della Sera", approfondisce il tema della professione dell'inviato speciale e dei cambiamenti cui è andata incontro questa figura. Monica Maggioni nasce a Milano il 20 maggio 1964. Laureata in Lingue presso l'Università Cattolica di Milano, ottiene il Master di giornalismo radiotelevisivo presso la scuola Rai in collaborazione con l'Università di Perugia. Entra in Rai nel 1995 come collaboratrice della rubrica settimanale Tv7, di cui poi conduce l'edizione 2000-2001. Nel 1997 passa al Tg1 poi conduce il Telegiornale del mattino nel 1999 e le edizioni 1999 e 2000 di Unomattina estate. Dal 2001 insegna presso l'Università la Cattolica di Milano.
Roma. Tv: si definitivo alla legge Gasparri
La legge Gasparri, che riordina il sistema radiotelevisivo, viene approvata definitivamente dal Senato. I sì sono 142, i no 91, un astenuto. Il via libera al discusso disegno di legge arriva dopo un durissimo "muro contro muro" tra maggioranza e opposizione. La legge Gasparri, infatti, già rinviata alle Camere dal Capo dello Stato nel dicembre del 2003, ha dovuto affrontare 6 passaggi tra Camera e Senato, oltre 14.000 emendamenti (circa 5.000 in commissione e oltre 9.000 in Aula), quasi 90 sedute in commissione, 44 sedute in Aula e 410 votazioni a scrutinio segreto. Tra i punti cardine della legge Gasparri, che ridisegna il mondo dei media, sicuramente il Sic (Sistema integrato delle comunicazioni), vale a dire il paniere in cui confluiscono le risorse e in base al quale vengono calcolati i nuovi tetti antitrust: nessun operatore potrà controllare ricavi superiori al 20% (limite al 10% per Telecom Italia). Quanto alla Rai, con la riforma la comissione di Vigilanza è chiamata a nominare sette dei nove membri del CdA e a dare parere favorevole a maggioranza di due terzi alla nomina del presidente. Poi, l'analogico-digitale, il sistema a cui si affida l'ampliamento del pluralismo dell'informazione televisiva.
Parigi (Francia). Muore a 81 anni il fotografo Robert Doisneau
Robert Doisneau è il fotografo degli amanti e degli innammorati. Nasce a Gentilly, nella Valle della Marna, il 14 aprile 1912. Inizia gli studi con scarsa determinazione e si dedica immediatamente, all'età di diciotto anni alla fotografia. Il suo primo laboratorio fotografico è il dipartimento pubblicitario di un'industria farmaceutica locale. Lì inizia a scattare immagini di dettagli di oggetti. L'inizio della carriera da fotografo è presso la divisione pubblicitaria della Renault. Ma nel 1939 viene licenziato. Per guadagnarsi da vivere inizia a scattare immagini da cartolina. Con lo scoppio della guerra fa il soldato fotografo dove documenta egregiamente la liberazione di Parigi, nel 1944. Al termine della guerra torna a lavorare come fotografo freelance. Nel 1947 vince il Premio Kodak e nel 1956 gli viene assegnato il Premio Niepce. Doisneau è certamente uno tra i più prolifici fotografi francesi. E' conosciuto per l'ironia delle sue immagini, per avere documentato le fatiche del lavoro, per la spontaneità dei ritratti, per il sorriso che strappano a chi li osserva e per i curiosi scatti rubati alle scene quotidiane della vita di strada parigina degli Anni Cinquanta. I suoi lavori e il suo stile sono indubbiamente influenzati dallo stile di Henri Cartier Bresson e Andre Kertesz, maestri dello scatto rubato. La sua più celebre immagine, del 1950, raffigura un dolcissimo bacio tra due innammorati di fronte al municipio di Parigi. Se Robert Capa è l'immagine del fotogiornalista, Doisneau è la quintessenza del romanticismo fotografico ed è riuscito a ritagliarsi un posto di primo piano nell'albo dei maestri della fotografia proprio grazie alla spontaneità del suo stile fotografico.
